| Ragazzi voi cosa pensate. Io ho scritto una piccola relazione del mio modo di pensare...Ci ho messo un pò...Leggetelo e ditemi cosa ne pensate...
Io sono ateo.
Non credo che a questo mondo ci sia una unità soprannaturale antropomorfa che diriga l'universo in cui viviamo. Perchè dovrebbe esistere un luogo paradisiaco o infernale in cui veniamo condotti alla fine della nostra esistenza? Chi è l'essere umano per meritare un paradiso o un inferno? Perchè i nostri genitori ci insegnano che solo l'uomo ha un paradiso e inferno e non ce l'hanno cani o gatti? Chi siamo noi per meritarci dei luoghi simili? Perchè questi luoghi non ce li hanno anche tutti gli altri esseri viventi? Perchè siamo la specie predominante su questo pianeta? Lo siamo solo per caso, per un caso dell'evoluzione. Io penso che quando moriremo sarà esattemente come prima di venire al mondo: tutto buio, nessun ricordo o conoscenza. Prima della nostra nascita non abbiamo ricordi di altri luoghi, perchè dovremmo avere un posto dove andare alla fine della nostra vita e non prima? Perchè la nostra religione dovrebbe essere quella giusta? Cosa ha in più il cristianesimo per essere più credibile di altre religioni? Per quanto riguarda l'origine del nostro universo è invece un gran mistero, non mi ritengo in grado di dare un giudizio su questo ma accettare che tutto sia stato messo lì da un essere soprannaturale, scusate ma mi fa ridere.
Io credo che tutti i mali della storia dell'umanità siano stati creati a causa delle dispute religiose tra i popoli.
Provate a immaginare, solo per un secondo, questo:
Cosa sarebbe successo su questo pianeta se il primo homo sapiens sapiens dotato di fantasia (perchè Dio, ahimè, non è nient'altro) non avesse avuto bisogno di immaginarsi un entità simile? Cosa sarebbe successo se a quel preciso, primo essere credente in Dio, fosse successo qualcosa? Se fosse caduto battendo la testa? Se fosse morto prima di raccontare agli altri cosa aveva immaginato? Come sarebbe il mondo oggi?
Dio è una credenza astratta, nessun valore sul quale esso è fondato è dimostrabile o plausibile. Credere profondamente in un essere sovrannaturale chiamato Dio è come credere a Babbo Natale, come credere ai fantasmi, come credere ai cartomanti, come credere, appunto, in Dio. Dio è solo superstizione. Dio, in origine, era il modo degli essere umani per spiegare eventi sovrannaturali scientificamente inspiegabili a quei tempi. Dio, al giorno d'oggi, è la rete d'aggrappo delle persone che si sentono disperate per quanto fa schifo e per quanto il caso pesi su questo mondo. Molta gente prega per la morte di un familiare in guerra, ma non si rendono conto che è stato il Dio che stanno pregando a portare altri uomini, responsabili dell'omicidio, a fare il gesto che gli ha portato via il figlio! Non si rendono conto che è il caso l'unica cosa che fa andare avanti questo mondo! Immaginiamoci un incidente stradale, ne sono capaci tutti: un auto con a bordo un ubriaco ne colpisce un altra uccidendo un altra persona e se stesso. Allora se quell'ubriaco, quando è montato in macchina all'uscita della discoteca, non avesse preso quella strada? Se avesse svoltato dall'altra parte? Se nel locale, il suo amico, indeciso o no se fermarlo dal bere quella birra in +, l'avesse fermato? Se gli avesse impedito di prendere l'auto per tornare a casa da solo? E voi mi parlate di Destino? Nessuno è destinato a dire o fare niente. Tutto si gioca sul momento. Tutto dipende da noi, dalle nostre scelte, dalle nostre decisioni, SUL MOMENTO. Niente è deciso, niente è destino. Nessuno decide prima per noi. Dio non decide della nostra esistenza. Dio la complica.
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